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Educare e Crescere Insieme: Le Esperienze di Servizio Civile in Caritas Raccontate dai Protagonisti

Francesco Pio: “Mettermi in gioco per crescere e fare la differenza”

Per Francesco Pio, la decisione di iniziare il servizio civile è nata dalla voglia di mettersi in gioco e sperimentare qualcosa di nuovo: “Ho scelto di fare il servizio civile in Caritas per svariati motivi: volevo iniziare ad essere economicamente indipendente, ma soprattutto volevo mettermi alla prova con un’esperienza completamente nuova che credo possa arricchirmi emotivamente e professionalmente.
Francesco trascorre le sue giornate nell'oratorio, dove, insieme ad altri volontari, si occupa di creare uno spazio sicuro e accogliente per ragazzi di tutte le età. Ogni mercoledì e sabato, dedica il suo tempo a progetti specifici con i bambini delle elementari e i ragazzi delle scuole medie.
"La sfida più grande è entrare nella mente di ragazzi che stanno attraversando l’adolescenza: riuscire a capire come relazionarmi con loro e come poterli supportare al meglio."

Simone: “Un percorso che continua e si rinnova”

Simone conosceva già l’ambiente dell’oratorio prima di iniziare il servizio civile, avendo preso parte attiva nella parrocchia fin dalla giovane età. La scelta di intraprendere questa esperienza è stata una naturale evoluzione del suo impegno: “Ho scelto il servizio civile in Caritas per iniziare il mio percorso lavorativo e per proseguire quello personale nella parrocchia che già frequentavo.
Il suo compito principale è quello di educare i ragazzi ai valori cristiani e alla convivenza attraverso attività ludiche e momenti di condivisione. “Non ci sono state sfide eccessive per me che frequento questo mondo da prima del servizio civile, ma sicuramente la cosa più difficile è insegnare ai ragazzi i valori del rispetto e della famiglia”, spiega Simone. La sua quotidianità è fatta di piccoli gesti e grandi parole, di giochi e riflessioni, sempre con l’obiettivo di creare un ambiente in cui i giovani possano sentirsi accolti e valorizzati.

Maria Elena: “Crescere insieme ai ragazzi”


Maria Elena, invece, ha deciso di candidarsi per il servizio civile in Caritas spinta dal desiderio di arricchirsi umanamente: “Ho scelto il progetto per la possibilità di crescita personale, soprattutto umana, che offriva, permettendomi di stare a contatto con bambini e ragazzi provenienti da diversi ambienti.”
Le sue giornate sono dedicate al doposcuola e all’organizzazione di attività creative per i bambini e i ragazzi dell’oratorio. Un aspetto interessante del suo ruolo è l’impegno nella creazione di contenuti multimediali per presentare i progetti dell’oratorio e diffondere messaggi positivi sui social. “Una delle sfide più grandi è riuscire a capire le personalità dei ragazzi e trovare il modo migliore di rapportarmi con loro, risolvere i conflitti o aiutarli a farlo autonomamente”, racconta. Nonostante le difficoltà, Maria Elena ha trovato nel servizio civile un contesto ideale per mettersi alla prova e sviluppare nuove competenze relazionali.

Un'esperienza che lascia il segno

Il percorso di Francesco Pio, Simone e Maria Elena è la testimonianza di come il servizio civile possa diventare un’opportunità non solo di aiuto agli altri, ma anche di crescita personale e professionale. Lavorare a contatto con bambini e ragazzi significa imparare a gestire situazioni complesse, ascoltare le esigenze di ciascuno e trovare soluzioni innovative per educare e creare legami.

Questa esperienza con la Caritas non è solo un impegno, ma una scelta consapevole per contribuire attivamente alla società. Attraverso l’educazione e l’impegno quotidiano, i tre giovani protagonisti dimostrano come, grazie al servizio civile, si possa crescere insieme: chi educa e chi viene educato.