Giornata Mondiale dei Poveri
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Novembre 20, 2024La Basilica di San Pietro ha accolto, nella mattina di domenica 19 novembre, una Messa speciale in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da Papa Francesco nel 2017. In questa celebrazione, il Pontefice ha ribadito con forza un messaggio che è al cuore del suo pontificato: la Chiesa deve essere una casa aperta a tutti, ma soprattutto ai poveri.
La Giornata, che si celebra ogni anno la 33ª domenica del Tempo Ordinario, è un invito a riflettere sul rapporto tra i cristiani e i più vulnerabili. Quest’anno, l’omelia del Papa ha avuto un carattere ancora più solenne, non solo per l’occasione liturgica, ma per l’appello urgente che Francesco ha rivolto a tutte le persone di buona volontà: “Per favore, non dimentichiamoci dei poveri”. Una frase che riecheggia come un monito per la Chiesa, i governi e le organizzazioni internazionali, affinché pongano al centro delle loro azioni la dignità degli ultimi.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha sottolineato che la vera identità della Chiesa si manifesta nel suo impegno verso i poveri. La comunità cristiana, infatti, “diventa Chiesa di Gesù” nella misura in cui si mette al servizio dei più fragili. Solo così la Chiesa può davvero essere un luogo che accoglie, senza distinzione, ogni uomo e ogni donna, indipendentemente dalle loro condizioni sociali, economiche o culturali.
“Si diventa Chiesa di Gesù nella misura in cui serviamo i poveri, perché solo così la Chiesa ‘diventa’ sé stessa, cioè casa aperta a tutti, luogo della compassione di Dio per la vita di ogni uomo”, ha detto il Papa, invitando i fedeli a una riflessione profonda sul vero significato della missione cristiana. Il servizio ai poveri, infatti, non è solo una questione di carità, ma una dimensione essenziale dell’identità cristiana, un atto che riflette l'amore incondizionato di Dio.
Alla celebrazione erano presenti anche gli ospiti dei centri di accoglienza della Caritas di Roma, accompagnati dai volontari che li assistono ogni giorno. La loro partecipazione simbolica ha reso tangibile l’idea di una Chiesa che si fa prossimo a chi soffre, che non rimane indifferente di fronte alla miseria e all’emarginazione. Questi momenti di condivisione sono diventati una testimonianza concreta di solidarietà, che va oltre le parole e si traduce in azioni quotidiane.
Il Papa ha anche voluto esprimere la sua gratitudine ai volontari, che ogni giorno operano con generosità, senza chiedere nulla in cambio, a favore dei più poveri.
Le Caritas Parrocchiali della Diocesi Velletri-Segni che hanno partecipato sono state San Sebastiano e Sant'Anna di Valmontone, San Bruno di Colleferro, Santo Stefano di Artena e San Clemente di Velletri.
Papa Francesco ha esteso il suo appello non solo alla Chiesa, ma anche ai governi e alle organizzazioni internazionali, esortandoli a non dimenticare mai la condizione di chi vive ai margini della società. Le parole del Pontefice risuonano come un invito urgente ad adottare politiche pubbliche che rispondano alle reali necessità dei più poveri, senza mai trascurare la loro dignità e i loro diritti fondamentali.
“Per favore, non dimentichiamoci dei poveri”, ha insistito Papa Francesco, sottolineando che la povertà non è solo una questione economica, ma anche una questione di giustizia sociale. In un mondo sempre più segnato dalle disuguaglianze, il Papa ha chiesto un cambiamento di rotta: “Dobbiamo costruire una società che sia inclusiva, che metta al centro l’essere umano, non il profitto. I poveri non sono un problema da risolvere, ma una risorsa che arricchisce la nostra vita comune.”