
“Vince chi smette”: il progetto di Caritas Italiana contro l’azzardo
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Marzo 5, 2025A tre anni dall’inizio del conflitto in Ucraina, la situazione umanitaria continua a peggiorare drammaticamente. Attualmente, oltre 12,7 milioni di persone necessitano di assistenza immediata, mentre 6,8 milioni di rifugiati hanno cercato riparo nei paesi vicini. All’interno del territorio ucraino, circa 3,7 milioni di sfollati interni affrontano quotidianamente condizioni di estrema precarietà, aggravate dal rigido inverno. La distruzione delle infrastrutture e le continue interruzioni di energia rendono la sopravvivenza ancora più difficile.
Secondo le stime delle Nazioni Unite, il conflitto ha causato decine di migliaia di vittime civili. Tuttavia, il numero effettivo di morti e feriti rimane incerto a causa delle difficoltà di accesso alle zone di combattimento. Le comunità più colpite sono quelle situate vicino alla linea del fronte, dove l’arrivo degli aiuti umanitari risulta particolarmente complesso.
Sin dai primi giorni dell’invasione, Caritas Italiana è stata in prima linea per supportare la popolazione ucraina, collaborando con le organizzazioni locali Caritas Spes e Caritas Ukraine. Gli interventi messi in atto comprendono assistenza sanitaria, supporto psicosociale e protezione per le persone in maggiore difficoltà. Tra i progetti avviati vi sono iniziative per l’accompagnamento delle persone che hanno subito traumi, il sostegno all’inclusione delle persone con disabilità e programmi educativi per minori e famiglie vulnerabili.
Parallelamente, in Italia, la rete Caritas ha accolto oltre 6.000 rifugiati grazie al progetto “Apri Ucraina”, offrendo loro alloggio, assistenza sanitaria e supporto all’integrazione. Inoltre, iniziative come “È più bello insieme” hanno permesso a più di 1.300 bambini ucraini di vivere esperienze di vacanza solidale, contribuendo alla loro serenità e benessere in un contesto lontano dal conflitto.
Nel febbraio 2025, una delegazione di Caritas Italiana si è recata in Ucraina per monitorare i progetti in corso e valutare le necessità delle comunità più vulnerabili. Nei giorni successivi, gli operatori di Caritas Italiana hanno accompagnato l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in diverse visite di monitoraggio.
Dal 11 al 14 febbraio, Caritas Italiana ha inoltre condotto una missione di valutazione nelle città di Kharkiv e Kamianske, percorrendo oltre 1.200 km tra Poltava e Dnipro.
Attualmente, quattro operatori di Caritas Italiana sono presenti sul campo per garantire un monitoraggio costante dei progetti e assicurare che gli aiuti raggiungano chi ne ha più bisogno. In un contesto in cui la guerra continua a causare vittime e a sconvolgere la vita di milioni di persone, Caritas Italiana rinnova il proprio impegno per la pace, la solidarietà e il sostegno concreto alle popolazioni colpite.
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